
La vita senza pannolino (o elimination communication) è prima di tutto in modo di Essere (presente) nonché un elemento di comunicazione e relazione.
Questo significa che puoi integrare ed aggiungere in ogni momento questo canale di ascolto e comunicazione con la tua bambina o il tuo bambino, in relazione ai suoi bisogni di eliminazione.
A tal proposito voglio trasmetterti in modo semplice, sintetico ed efficace alcuni strumenti e risorse pratiche su come iniziare, dividendo il discorso per fasce di età.
Il primo passo importante da fare è ampliare la prospettiva che deriva dalla cultura dei pannolini usa e getta (secondo la quale questi ultimi andrebbero utilizzati come unico strumento preposto ai bisogni fisiologici) e iniziare a considerare il pannolino come un supporto utile per tutte quelle occasioni in cui non puoi cogliere i segnali del tuo bambino (es. quando sai di non poter rispondere in tempo ad una pipì o in cui stai vivendo già molti cambiamenti nella nostra vita familiare)
La vita senza pannolino spesso lascia perplessi perché non si adatta a ciò che abbiamo sentito o visto sulla genitorialità.
Nella nostra cultura, i bambini indossano i pannolini.
Punto.
Portano il pannolino tutto il giorno, tutta la notte.
Questo finché l’adulto non decide (per sentire interiore o per imposizione esterna) di iniziare ad offrire alla bambina/ al bambino occasioni per connettersi con la propria consapevolezza corporea sui propri bisogni di eliminazione (solitamente verso i 2-3 anni)
Per rafforzare questa prassi tradizionale, viene detto che:
– i bambini non hanno consapevolezza dei propri bisogni di eliminazione
– i bambini piccoli non possono usare un vasino
– i bambini sotto i due anni non hanno il controllo degli sfinteri.
Questi messaggi provengono da familiari e amici, operatori sanitari e pediatri, libri e blog sui genitori. E’ facile pensare che sia un’assoluta verità perché è quanto abbiamo esperito sin da piccole.
La vita senza pannolino si basa su una visione del bambino diversa da quella che solitamente abbiamo nelle culture occidentali contemporanee.
Essa si basa sulla consapevolezza che i bambini possono sentire, controllare e comunicare i propri bisogni di eliminazione (ed è quanto accadeva nei tempi passati)
L’ Elimination Communication può iniziare già dalla nascita. Può essere praticato a tempo pieno o part- time, in abbinamento o meno ai pannolini
Ciò che i genitori amano di più è che questo percorso aiuta a comprendere la propria figlia/ il proprio figlio e a rafforzare il rapporto con lei/ lui.
Per capire perché la vita senza pannolino funzioni, dobbiamo dimenticare per un secondo tutto ciò che abbiamo sentito sul pannolino a tempo pieno e sul vasino ritardato. Se cambiamo il nostro paradigma per un momento, possiamo vedere che tutto ciò ha davvero molto senso.
Ora diamo un’occhiata ad alcuni momenti salienti per età e fasi di sviluppo, seguiti da alcuni suggerimenti iniziali.
La base da cui partire con i neonati può proprio essere la pipì del risveglio (è la nostra “occasione semplice” principale!)
Tutti noi mammiferi, infatti, produciamo un ormone specifico che ci permette di trattenere (maggiormente) la pipì durante il sonno. Nei neonati questo si sostanzia in una minore diuresi notturna (questo spiega perché, tutto sommato, per quanto sia pieno può bastare un solo pannolino usa e getta per tutta la notte)
Quando la tua bambina o il tuo bambino si sveglia, puoi liberarla dal pannolino e tenerla sopra al lavandino o ad un recipiente e, mentre fa la pipì/popò, imita il suono dell’acqua corrente o fai un lieve suono gutturale per stabilire un’associazione sonora. Sostieni delicatamente la testa e il corpo contro il tuo busto con le mani sotto le cosce nella posizione fisiologica accovacciata.
Allattarla/o dopo averle dato la possibilità di svuotare la vescica e/o l’intestino fa sì che la poppata possa procedere in modo più armonioso: chi è totalmente a proprio agio quando mangia bagnato o sporco?
Se stai iniziando questo percorso quando la tua bambina o il tuo bambino ha imparato a spostarsi autonomamente (gattonare o camminare), il concetto essenziale è quello di iniziare a dedicare del tempo senza pannolino, usando il supporto di mutandine per fare osservazione (per capire i suoi ritmi) ed essere così in grado di accorgerti immediatamente quando si bagna (con quelle colorate è ancora più facile).
Un grande alleato può essere un quaderno su cui annotare quanto tempo trascorre prima che faccia pipì dal risveglio o dopo aver poppata. Tieni un diario per alcune ore al giorno finché non diventi consapevole di alcuni segnali e dei suoi ritmi naturali all’interno della giornata.
In aggiunta puoi anche offrire alla tua bambina/ al tuo bambino l’opportunità di fare esperienza sedendosi autonomamente sul vasino per fare i propri bisogni, lasciando piena ed incondizionata libertà di azione e decisione.
Dedica del tempo all’osservazione per conoscere meglio la tua bambina/ il tuo bambino e usa indumenti che siano comodi per praticare l’E.C.
Parti da quelle che vengono definite le 4 occasioni semplici della giornata: al risveglio, ad ogni cambio di pannolino, quando noti i segnali della popò e nei momenti di transizione.
Che cosa si intende per “momenti di transizione?”
Significa semplicemente che, al di là dei ritmi diurni, la maggior parte dei bambini tende ad evacuare in determinati momenti della giornata. Questo di solito si verifica prima o dopo un evento durante il quale il bambino tende a trattenere un po’ di più, in modo spontaneo (come quando sta in fascia, nel seggiolino dell’auto, tra le tue braccia o da addormentato).
Questi quattro sono i momenti in cui è più semplice offrire il vasino e avere buone probabilità che faccia pipì/popò. Una pipì/popò sul vasino creerà in te fiducia e ti motiverà a continuare a sperimentare questa comunicazione con la tua bambina/il tuo bambino.
Dedica del tempo all’osservazione per conoscere meglio la tua bambina/ il tuo bambino e diventare consapevole dei suoi segnali
Prenditi del tempo per osservare, lasciandola/o con o senza mutandine (oppure facendo indossare i pantaloni con apertura per E.C.), prendi nota di quanto tempo trascorre dal risveglio o la poppata e la prima pipì/popò e gli intervalli successivi.
Annota se individui dei segnali, ovvero: cosa fa il tuo bambino appena prima di fare pipì/pipò?
In questo modo ti sarà via via possibile comprendere i suoi ritmi naturali. E imparerai anche i 4 indicatori che ti informano rispetto a quando è opportuno offrirgli il vasino.
Questi 4 indicatori sono:
I segnali del bambino
I suoi ritmi naturali
I momenti di transizione
Il tuo intuito
I 4 indicatori sono una guida per conoscere meglio la tua bambina/ il tuo bambino e diventare sempre più consapevole e responsiva dei suoi bisogni di eliminazione. E’ più facile viverlo che spiegarlo!
Puoi partire utilizzando le 4 occasioni semplici come guida e, nel mentre, procedere con un’osservazione più ampia dei segnali del tuo bambino.
Oppure,
inizia dedicando del tempo all’osservazione per conoscere meglio il tuo bambino, integrando solo in un secondo momento le 4 occasioni semplici nella vostra routine.
Come vedi, non c’è una regola fissa: segui il tuo intuito!
Sperimentare entrambe (osservazione e occasioni semplici) creerà delle basi sicure, ti renderà più fiduciosa e ti aiuterà a proseguire serenamente il cammino
Instaura delle piccole abitudini nella vostra routine: possiamo creare l’abitudine ad usare il vasino dedicando dei momenti specifici all’interno di abitudini e ritmi già esistenti e consolidati.
Come puoi vedere, non si tratta di stravolgere, ma di integrare dolcemente.
Puoi stabilire vari momenti dedicati all’uso del vasino. Al risveglio, puoi offrire il vasino e, dopo ciò, metterle un nuovo pannolino. Dopo aver messo il pannolino, puoi offrire il seno, ecc..
Grazie all’osservazione e all’attenzione che hai dedicato, puoi anche stabilire una relazione consequenziale, del genere: quando accade X, farò Y
Il che tradotto in termini pratici può tradursi così: “Quando noto quella sua espressione, la/lo porto sul vasino.”
Usa un abbigliamento comodo per praticare EC
Per la tua/vostra serenità è importante ridurre qualsiasi impedimento per iniziare e portare avanti questo percorso di ascolto, in modo semplice. Vestire la tua bambina o il tuo bambino in modo appropriato può sicuramente aiutare!
La vita senza pannolino è un processo. Non si tratta di perfezione. Si tratta di creare nuove connessioni con tuo figlio.
E’ uno strumento relazionale che ha come unico obiettivo l’ascolto e la sintonia con la tua bambina/il tuo bambino.
Non è qualcosa che “devi fare”, ma un modo tramite cui puoi “essere e stare” accanto a lei/lui
Ho creato per te una guida gratuita sulla Vita senza Pannolino! Scaricala qui
1 Comment
Super utile!