
Attenzione questo non significa che tu debba aspettare il momento perfetto in assoluto perché non esiste.
Il senso semplicemente questo: per smettere gradualmente di allattare senza “togliere” qualcosa di importante, ma dando in una modalità differente e di egual valore, serve presenza mentale e connessione.
In questo momento, senti di poter dare queste energie?
Benissimo, allora procedi al secondo step!
2. La fretta è cattiva consigliera. Marinella ha dedicato 4 interi giorni ad osservare le abitudini e i bisogni di Michele, così come i suoi propri sentimenti e bisogni.
Così facendo ha capito che Michele era molto attaccato alla poppata del ricongiungimento e poco o nulla a quella del risveglio;
che tendeva a non chiedere il
seno se alle 18.00 se faceva con lui il gioco dei baci, prima di preparare insieme la tavola;
che accettava bene i cambiamenti quando era ben riposato;
che alcune delle poppate
notturne erano più una esigenza materna (sacra comodità) che del bimbo.
Ha capito che per lei le poppate di noia erano molto triggeranti, mentre quella del ricongiungimento era piacevole per entrambi.
Anche per la dissociazione dall’addormentamento serve tempo. Per esempio, alcuni bambini amano essere guidati (es. “staccati perché non vedo l’ora di darti un bell’abbraccio), altri, invece, preferiscono gestire loro questo passaggio.
E’ importante non intendere il processo di slattamento come una performance da fare o un goal da buttare in rete, ma comunque un processo di conoscenza approfondita
3. “Una delle cose migliori di questo percorso è che mi ha insegnato a concentrarmi su uno step alla volta piuttosto che affrontare un blocco unico e insormontabile”, sono le parole di Sarah.
Avere un piano chiaro e flessibile, ti toglie preoccupazioni.
Una delle difficoltà più grandi che le mamme incontrano è proprio il disperdersi nel darsi obiettivi poco sostenibili (es. togliere le poppate notturne senza aver dissociato prima la suzione dall’addormentamento) o troppi tutti insieme.
Ciò di cui hai bisogno è di un “piano d’azione” chiaro e misurabile: in questo modo, non solo il processo sarà efficace, ma aumenteranno anche i tuoi livelli di autostima e di efficacia rendendoti conto che state facendo concretamente dei passi in avanti!
4. Al di fuori delle eccezioni, cerca di attenerti a questo “piano” almeno per alcune settimane, in modo da poterlo valutare.
Ricorda: i grandi cambiamenti richiedono tempo. Valuta anche i tuoi sentimenti e desideri.
Sono cambiati? Senti fretta?Hai bisogno di più supporto?
L’errore più grande che aveva fatto Cristina era aspettarsi una linea retta discendente (al posto di un processo ad ondate) e applicare soluzioni discontinue
Le mamme di cui ti ho parlato hanno frequentato il mio percorso e sono tutte partite
con la convinzione di non riuscire a raggiungere l’obiettivo.
Cosa ha determinato la svolta?
Avere una linea guida e lavorare sui blocchi che le facevano ricadere nei soliti errori.
Qual è stato, invece, il tuo strumento di svolta?
Vuoi sapere come posso accompagnarti a Smettere Dolcemente di Allattare?